Settembre 2020. Le vacanze sono finite e il lavoro è ripreso a pieno regime, quindi, cosa c’è di meglio di un weekend di relax in montagna in solitaria col camper, per staccare un po’ la spina? Ovviamente con escursione domenicale.
I dati sul Covid non sono promettenti, a maggior ragione è bene godersi al massimo la libertà di cui ancora godiamo prima che ci chiudano con le zone colorate. Destinazione Entracque, prima montagna sopra Cuneo, in direzione delle alpi. Ne parlano tutti molto bene, e sono curioso di andare a vedere un po’ com’è.
Partenza subito dopo pranzo, il sole splende e il clima è ottimo. Il viaggio va alla grande, senza alcuna fretta, con Tuco. Arrivo ad Entracque per metà pomeriggio ed inizio a pensare a cosa posso fare. La camminata voglio farla la domenica mattina, quindi inizio a guardarmi intorno per trovare idee. Una grossa insegna mi colpisce mentre guido: “Centro faunistico uomini e lupi“. Uhm, mi fermo nel parcheggio per studiare la faccenda e scopro in pochi minuti di cosa si tratta: un centro di recupero per lupi, aperto al pubblico, con spiegazione delle attività e giro nel parco. Wow, proprio di recente mi sono posto molte domande riguardo ai lupi e al trekking, quindi, quale occasione migliore per chiarirmi un po’ le idee?
Centro Uomini e Lupi.
In questo centro si occupano di aiutare lupi investiti dalle auto o cuccioli abbandonati dal branco. Quando possibile vengono rimessi in libertà, altrimenti rimangono al centro, sfamati e curati. Vi invito a consultare il sito perché ho trovato la cosa molto interessante.
Pago l’ingresso e attendo una mezzoretta per l’avvio turno del mio gruppo, che inizia con una vista del parco dall’alto di una torretta di osservazione. Incredibile, con una grande botta di culo ci ritroviamo ben tre lupi che girano proprio lì intorno. Fantastico, non ne avevo mai visto uno dal vivo e ne rimango affascinato. Molti visitatori non riescono a vederne, dipende un po’ dalle volte. Il giro dura un’oretta e ti permette di percorrere l’area recintata per osservare l’ambiente e gli animali. La guida ci spiega che in realtà il lupo ha paura dell’uomo, non si fa vedere e, in caso di contatto visuale, mediamente scappa impaurito. Ovviamente ci sono eccezioni e casi, ma la cosa mi ha molto tranquillizzato.
Ritorno verso Tuco dopo essermi gustato un Maxibon e mi avvio verso il centro di Entracque per trovare l’area sosta camper. Dopo alcuni giri la trovo e….Aaarrrgghhh, tragedia! E’ piena di camper, uno ammassato sull’altro con un minimo spazio di manovra. Non fa per me, io voglio il mio spazio, la mia aria, e mettermi in schiera non mi piace molto. La cosa interessante è che di fronte all’area sosta c’è uno grosso spiazzo a bordo fiume, dove mi parcheggio gratuitamente in solitaria.
In realtà, ancora in tarda serata arriveranno altri camper, ma vabbeh…
Giacchetta e si parte per il centro di Entracque che effettivamente è carino, molto tranquillo. Ne approfitto per comprare alcune cose dall’alimentari, più che altro per il pranzo al sacco del giorno successivo. Poi torno su Tuco e taaaacccc, scatta l’aperitivo da campione a base di birra in lattina e patatine. Ma chi sta meglio di me? La ciliegina sulla torta è un bel disco di Stevie Ray Vaughan sulla cassa bluetooth.
Dopo la cena faccio due passi verso il ristorante accanto al parcheggio per bermi un San Simone e poi via, si torna su Tuco per continuare e finire la seconda stagione di Cobra kay, una boiata notevole, ma emotivamente troppo potente per interromperla.
Il mattino dopo parto verso San Giacomo di Entracque. La strada è giusta giusta per Tuco e, una volta arrivato, parcheggio a bordo fiume, mi preparo e parto verso il Pra del Razur.
Qui li link all’articolo dell’escursione.
Entracque è molto carina, comoda per chi ha un van o un camper e vuole godersi un po’ di aria aperta. Essendo in mezzo alle montagne permette di fare svariate escursioni, dalla più semplice (come la mia) alla più impegnativa (come farò al prossimo giro). Andateci, non ve ne pentirete!
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