Smart working e relax
Ottobre 2021. Questo è proprio un esempio di cambio percorso. Stanco del lavoro e dei ritmi quotidiani sono partito da solo per quattro giorni in camper con l’obiettivo di lavorare in smart working e rilassarmi all’aria aperta sull’appennino Tosco-Emiliano. Era parecchio che volevo vedere la Pietra di Bismantova, ed effettivamente, ne è valsa la pena!
Come arrivare alla Pietra di Bismantova
La pietra si trova nel comune di Castelnovo ne’ Monti, provincia di Reggio Emilia. Dalla Liguria si può scegliere se salire da Aulla o scendere dall’Emilia. I tempi in camper più o meno si equivalgono, così decido di prendere l’autostrada verso Reggio Emilia e di percorrere la SS63, che mi porterà dritto a destinazione. Al ritorno, invece, proseguirò lungo la SS63 in direzione del Passo del Cerreto per scollinare verso Aulla ed infine, La Spezia.
L’arrivo alla Pietra
La location è senza dubbio magnifica. Lungo la strada ci si ritrova davanti ad un’immensa pietra posta in mezzo al nulla, impossibile non vederla. Una volta giunti sotto alla Pietra ci si accorge della sua maestosità, che giustifica il flusso notevole di macchine che vanno e vengono da questo luogo. Stupidamente pensavo non avrei trovato quasi nessuno, invece…
Mi fermo nel parcheggio a pagamento sotto alla pietra che in bassa stagione costa 5€ al giorno solo nei festivi. Qui l’articolo relativo alla sosta camper sotto la Pietra di Bismantova.
Mi accolgono due Olandesi con un westfalia con cui scambio due parole e mi preparo subito per un bell’aperitivo gustandomi il panorama al tramonto sugli Appennini e la serata in relax su Tuco. Sono a circa 800m e appena il sole scende si avverte subito il cambio di temperatura (La mattina mi svegliavo con 8 gradi fuori e 9 dentro al camper).
La cosa che mi ha stupito è la quantità di turisti che arrivano alla pietra, tutti i giorni, festivi e feriali. Molti italiani ma anche stranieri. La maggior parte sono arrampicatori che passano la giornata appesi ad una corda, ma non mancano i turisti “classici”, che arrivano in macchina, guardano e ripartono 20 minuti dopo. Tutto questo a ciclo continuo, dalle 8 alle 18.
Smart working in camper
Ho fatto qualche prova lavorando col portatile dal camper proprio per potermi godere delle mini-vacanze, ma questa è la prima volta che sono effettivamente fuori da tutto. Ho con me un modem 4G “saponetta” con una sim Ho Mobile che non prende (accidenti) e il cellulare con Coop Voce, che, fortunatamente, prende alla grande.
Un paio di dettagli, utili a chi vuole fare smart working in van o in camper.
Importante: Cercate di avere due gestori diversi per la connessione. Dove uno non funziona l’altro potrebbe andare, come è successo a me.
Ho una batteria AGM 100Ah e un pannello monocristallino da 100W.
Le giornate erano soleggiate quindi il pannello solare ha ricaricato la batteria servizi di Tuco senza problemi. Il portatile l’ho attaccato all’Inverter a Onda Pura 300w della Green Cell e tutto è filato liscio. Anche la sera dalle 19 alle 23 il riscaldatore a gasolio è rimasto acceso continuamente senza che la batteria si lamentasse. Quindi, tutto bene. Di giorno ricaricavo eventuali dispositivi sfruttando l’energia solare e la sera andavo alla grande.
Non ho minimamente avuto problemi di batteria, ho sempre avuto corrente per fare tutto il necessario. Non ho mai testato la mia configurazione smart-working in giornate di pioggia, sicuramente avrei dei problemi di autonomia, ma non so dire quanto problematici.
Smart working e tempo libero
Io sono un programmatore part-time, quindi, fatta eccezione per il lunedì, lavoro solo al mattino. Ho avuto modo di godermi in pieno il camper, la sera in relax, di giorno lavorando e girovagando per la pietra e i dintorni. Sicuramente è una soluzione eccezionale per godersi la giornata anche lavorando e lo ripeterò appena possibile.
Escursione sulla Pietra di Bismantova
Il martedì, subito dopo pranzo, sono partito per fare una camminata, non impegnativa, facendo l’anello della Pietra di Bismantova. Si tratta di un percorso ad anello, con partenza e arrivo dal parcheggio sotto la pietra, che ti porta sulla sommità e ti fa scendere dalla parte opposta, ritornando, infine, al punto di partenza.
La sommità della Pietra è incredibile. E’ pieno di vegetazione, bosco, alberi, prati verdi, tutto sembra fuorché una pietra. Si può arrivare sui bordi, godendosi l’altezza effettiva e il panorama circostante.
La parte più interessante dell’escursione è sicuramente quella che dal rifugio La Pietra sale fino alla sommità, passando sotto alle pareti dove gli scalatori sembrano formichine che puntano verso l’alto.
Tutta la sommità è piuttosto grande e merita di essere girata. I panorami dai bordi sono mozzafiato e, per chi soffre di vertigini come me, regalano anche quel po’ di adrenalina che non guasta. Anche la vegetazione è interessante e la vastità di prati presenti consentono di fare grandi picnic tra amici. Lasciamo pulito per favore, è importante!
Stando ai cartelli è vietato campeggiare la notte.
Il rientro
Il mercoledì, dopo un’altra mattina di lavoro, sono partito verso casa, scollinando il Passo del Cerreto per scendere ad Aulla e La Spezia. Purtroppo il meteo non era dalla mia, quindi non mi sono potuto godere molto i panorami.
Se tutti i giorni l’affluenza dei turisti alla Pietra di Bismantova è alta un motivo ci sarà, no?! Andateci, è un posto molto bello e merita assolutamente di essere visitato!
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