Estate 2021. Una domenica estiva tipica della Liguria. Cielo terso, una brezza leggera e un sole che spacca le pietre. Con Laura partiamo nell’ora più calda (sempre furbi, mi raccomando) per un’escursione che da Vado Ligure ci porterà fino a Forte S.Elena (sopra Bergeggi) ammirandone il panorama sul mare. Torneremo indietro scendendo da San Genesio.
Ecco il link per il tracciato del percorso.

Lunghezza: 11 Km circa;
Durata: 4h circa con pranzo al sacco;
Dislivello: 300m circa;

Da dove partire

Semplicemente Porto Vado. Poco prima della rotonda alla fine di Porto Vado, sulla destra c’è una strada parallela all’Aurelia che porta nel verde e alla sterrata che sale sui colli. Dalla mappa linkata si vede bene dove rimane. Si parcheggia lì e si inizia a piedi. Tra l’altro c’è anche un’ottima panetteria per procurarsi il pranzo al sacco prima di iniziare il giro.

Si parte

Come al solito la logistica non è mia amica e con Laura partiamo per questa escursione che sono le 11 passate. Il sole picchia come non mai e siamo pronti a soffrire il caldo. Prima di iniziare la risalita facciamo una capatina veloce a Forte San Giacomo, che rimane proprio lì, sopra Porto Vado. La strada è chiusa al traffico e non curata, purtroppo la natura se la sta mangiando. Sarebbe bello se il comune la ripulisse e valorizzasse, ma questo è un’altra storia.

Forte San Giacomo

In pochi minuti arriviamo al forte, erba e piante di vario tipo si stanno allargando a vista d’occhio, sia fuori che dentro al fortino. Risaliamo la scalinata che lo costeggia perché l’unico modo di entrare è da sopra, in quanto il portone è chiuso.

Da lì si ha una vista sul mare che, purtroppo, dà proprio sul Porto, che se già prima era poco poetico, negli ultimi anni la piattaforma Maersk l’ha reso un vero obbrobrio. Pazienza, non possiamo farci nulla.

Dopo un giretto veloce proviamo a seguire il sentiero che da qui sale verso Forte S. Elena ma temo che non sia più praticato e la vegetazione lo rende piuttosto scomodo da seguire. Quindi decidiamo di tornare indietro e seguire la strada sterrata principale che sale dall’altra parte.

La salita è costante e non troppo pendente ma quello che ci frega è il sole: picchia veramente forte e le zone d’ombra sono circa inesistenti. Quindi, col supporto di alcune imprecazioni, continuiamo il nostro percorso. Lungo la strada troviamo un sentiero che taglia verso il Forte infilandosi nel bosco, lungo il quale incrociamo due ragazzini che si divertono in bici (con anche una copiosa caduta, fortunatamente senza conseguenze).

Mano a mano che si sale la vegetazione si fa un po’ più fitta finché non arriviamo sulla strada asfaltata che collega San Genesio a Bergeggi. La facevo sempre in motorino da ragazzino con quel pirla di Stefano. Bei tempi in cui non avevamo un mazza da fare se non scaldare la sedia a scuola!!

Comunque, torniamo a noi. Seguiamo per un breve tratto l’asfaltata prima di girare a destra su per il sentiero che arriva in alto, dove si lanciano con il parapendio. Qui, finalmente, ci godiamo un po’ di ombra e dopo una ventina di minuti arriviamo a destinazione: il punto panoramico più bello della giornata.

Il decollo del parapendio da Forte S. Elena

A pochi metri dal Forte S. Elena c’è il punto di decollo con il parapendio. E’ facile vederne in cielo quando si passa sull’Aurelia in zona Bergeggi. Come si vede dalla foto, da qui il colle inizia a scendere in picchiata, l’ideale per chi vuole un po’ di adrenalina!

Decollo parapendio

La vista è strepitosa e la giornata è l’ideale per godersela. Il mare blu davanti a noi bagna tutta la costa e questa vista mozzafiato ripaga della fatica fatta sotto il sole.

Siamo ormai all’ora di pranzo e, per quanto vorremmo mangiare qui, decidiamo di scendere un po’ per trovare un riparo, siamo veramente cotti dal caldo.
Iniziamo la discesa dal lato di San Genesio e dopo poco arriviamo ad uno spiazzo, con alcune auto parcheggiate, dove ci fermiamo a mangiare all’ombra di alcuni alberi.

In discesa verso San Genesio

Finito il lauto pasto ripartiamo verso San Genesio. Ci sono svariati sentieri tra cui scegliere e noi optiamo per passare dal cippo dei partigiani, seguendo una strada nel bosco decisamente comoda. Giriamo poi a destra seguendo le indicazioni del sentiero botanico che, francamente, non vi consiglio. Purtroppo non sembra molto frequentato e la vegetazione fitta in alcuni tratti rende il passaggio piuttosto scomodo. E’ vero, qua e là si trovano cartelli relativi alle piante del luogo, ma rimpiangiamo un po’ la strada lasciata poco prima. Ho mangiato più ragnatele qui facendo da apripista che in tutti gli altri trekking fatti!

Arrivati sull’asfaltata (che poi si ricollega sempre a quella di prima, ma in direzione opposta) iniziamo l’inesorabile discesa. Purtroppo qui non c’è granché da vedere, la ciminiera di Vado, la zona industriale, la cava, insomma, ‘na schifezza. Passiamo attraverso il borgo di San Genesio e arriviamo, finalmente, al Molo 8.44 ambita meta degli sportivi in quanto presente il Decathlon locale. Ne approfittiamo per comprare due belinate (termine tecnico ligure per indicare le “cazzabubbole“) e ripartiamo verso l’Aurelia per tornare allo scooter.

In conclusione

Un giro carino, che richiede un po’ di abitudine alla camminata, nemmeno un vero e proprio allenamento. Il rientro non è granché, ma la vista che si ha dalla cima di Forte S. Elena è splendida e merita davvero!!


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *