Vannes, una tappa da non perdere in Bretagna, che, come molte città Bretoni, gode di uno splendido centro storico con case a graticcio.
Ne approfitto anche per fare il mio primo bagno nell’oceano, a 40 anni mi sembra doveroso!
Ti sei perso la tappa precedente del viaggio in Normandia? Scopri la delusione di Mont-Saint-Michel leggendo l’articolo.
Vannes – Dove dormire in camper
Come sempre io prediligo i posti un po’ fuori dalle città e, anche qui, non ho fatto eccezione. A ovest di Vannes troviamo un paesino, Crach, dove si trova uno spottino per dormire molto comodo e tranquillo. Viene bene anche per visitare la penisola del Quiberon. Il parcheggio è accanto al cimitero, ecco il link all’articolo.
Verso Vannes
Dopo aver lasciato Laura in Aereoporto per il suo ritorno verso casa rimango solo e inizio il mio giro per la Bretagna. Prima tappa? Teoricamente la foresta di Paimpont, ma dato l’elevato rischio incendi dell’estate 2022 l’accesso è stato interdetto. Mi accontento di una camminata nei dintorni del paese di Paimpont e quindi viro verso Vannes.
Parcheggio Tuco in centro città e mi avvio verso il centro storico e il porto, che sono rinomati per essere la parte interessante. Effettivamente, ve lo posso confermare; mi accolgono subito le case a graticcio, molto frequenti in Bretagna, un musicista di strada che sta intrattenendo decine di persone con uno spettacolo notevolissimo e la solita cattedrale di turno, che in questa vacanza hanno dominato senza ombra di dubbio.
Vannes et sa femme
Continuando a girare nel centro storico trovo la famosa scultura di Vannes et sa femme, realizzata in granito rosa e poi verniciata. E’ una scultura rinomata e simboleggia la città di Vannes.
Il giro prosegue scendendo fino al porto e iniziando a gustare i dolci bretoni, nello specifico il Kouign-Amann, che non mi entusiasma, e il gateau bretone, che invece mi ha colpito parecchio, tanto che in tutte le città successive ne comprerò sempre per gustarmelo a pieno.
I giardini di Vannes
Il giro prosegue sulle mura di Vannes per visitare i meravigliosi giardini fioriti che le circondano, detti Les jardin des ramparts.
Il giro in città è terminato e riparto con Tuco verso Crach per passare la notte.
Il famigerato bagno nell’Oceano Atlantico
Ok, sono sveglio, colazionato e lavato. Sono pronto per dirigermi verso la Penisola del Quiberon, dove passerò la giornata tra camminate e spiaggia.
O forse no?
Va bene, è la settimana di ferragosto. Va bene, la strada che porta alla penisola è una. Ma belin, non posso passare la giornata fermo in coda. Incredibile. Dopo aver speso più di un’ora per cercare di arrivarci mi arrendo e me ne vado. Tutte le strade sono bloccate dai turisti, la penisola è inaccessibile e la mia sanità mentale viene prima di un luogo turistico, anche se dannatamente interessante.
Quindi si prosegue verso Concarneau, prossima tappa del viaggio, ma il bagno non voglio certo perderlo.
La plage de Kerhillio
Mi fermo, dunque, alla Plage de Kerhillio, lasciando Tuco in un parcheggio gratuito sulla strada. Infradito, costumino, zaino e si parte verso il mare, attraversando l’enorme camping municipal che ospita qualche migliaio di ospiti, tra camper, roulette, tende e qualunque cosa. Qui l’approccio alla spiaggia è veramente diverso dal nostro e mi piace molto di più. E sono ligure, so di cosa sto parlando!
Scavallo una piccola duna e trovo l’oceano ai miei piedi. Una spiaggia immensa, la bassa marea, un bagnasciuga senza fine e ancora una bella traversata da fare per mettere i piedi a mollo.
Lascio lo zaino con tutti i miei averi sul bagnasciuga (decisamente preoccupato, ma mi tocca) e mi avvio verso il mare.
E’ gelidaaa!!!!
L’acqua è ghiacciata, sapevo sarebbe stata così, ma sentirlo davvero ti sveglia. Non importa, proseguo, mi tuffo e faccio una nuotata da ben 5 metri. Poi mi alzo, con l’acqua a livello ventre e inizio a tornare un pezzo indietro. Fa freddissimo e il vento non aiuta, ma sono comunque soddisfatto!
Si riparte
Dopo essermi goduto ancora un po’ l’acqua e la spiaggia mi rimetto in marcia in direzione Concarneau, la tappa di domani. Mi fermo a dormire in una tranquillissima area sosta gratuita, a bordo mare, dove conosco una famiglia tedesca che sta viaggiando a bordo del camion camperizzato da loro, in direzione Portogallo.
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