In camper a Campo Imperatore, nel parco del Gran Sasso
Estate 2021. Partiti con Laura per una settimana in camper, abbiamo passato qualche giorno nelle Marche per poi spostarci in Abruzzo, per goderci il Gran Sasso. Un giro all’Aquila, Campo Imperatore e Rocca Calascio.
Ti sei perso il viaggio nelle Marche? Eccoti il link, siamo stati in camper alle grotte di Frasassi, al Tempio di Valadier e sulla Riviera del Conero.
Partenza
Al mattino ci svegliamo su in campeggio a Numana, sulla Riviera del Conero. Dopo una rapida colazione, carico e scarico le acque e partiamo. La spesa è fatta e Tuco è pronto a viaggiare. Vorremo fare una notte sulla Costa dei Trabocchi ma purtroppo in questi giorni ci sono stati parecchi incendi proprio in quella zona e, ovviamente, non ci sembra il caso di andare a prendere con fuoco con Tuco nel mentre che cerchiamo un’area sosta dove dormire!
A ‘sto punto si tira dritti verso la meta più ambita della vacanza con un programma di tre giorni da dedicargli: Il Parco naturale del Gran Sasso.
Il viaggio procede bene anche se mano a mano che si sale dal lato occidentale Tuco inizia a patire un po’, formando un po’ di coda saltuaria nei restringimenti di carreggiata autostradali. Ma poco importa, una volta raggiunto il casello di Assergi il nostro entusiasmo è a 1000, come direbbe l’ing. Cane. Facciamo qualche chilometro e accostiamo per decidere dove mangiare. Ma…
Il guasto al povero Tuco
Eccolo lì, il povero Tuco, dopo circa 1000Km si ribella e decide che nonostante io spenga il quadro con la chiave, il motore deve rimanere acceso. In poche parole: elettrovalvola dello spegnimento che non fa più il suo lavoro. Per spegnerlo è bastato mettere la terza marcia e mollare piano la frizione tenendo il freno premuto. però non voglio fare così per il resto della vacanza, quindi dopo un pranzo veloce, partiamo verso l’Aquila per chiedere assistenza ad un meccanico.
E lo troviamo, un personaggio sui 60, che ci accoglie con una cannetta in bocca (o almeno ci sembra) dai modi burberi ma disponibili. In mezzora e trenta euro siamo pronti a ripartire. Fantastico!!
L’aquila
Dato l’imprevisto al camper decidiamo di rimanere all’Aquila per il pomeriggio e posticipare Campo Imperatore. parcheggiamo Tuco e iniziamo un piccolo tour per il centro città, che ci lascerà sbigottiti.
Non siamo mai stati in questa città e tutto quel che riguarda il terremoto che la devastò ormai una decina di anni fa è sempre stato filtrato dai media. Il centro città ancora non è completamente a posto, soprattutto gli edifici della curia, chiese e simili. E’ incredibile come tutti gli edifici siano o rimessi a nuovo da poco o ancora sostenuti da pali, impalcature e addirittura cavi di acciaio, per tenere insieme i pezzi e le pareti. Vedere tutto questo di persona ha tutto un altro effetto e, ripeto, a distanza di oltre dieci anni dall’accaduto. Scambiamo qualche parola con alcuni passanti per chiedere informazioni, e tutti si ritengono già fortunati al momento, perché quello che hanno vissuto negli passati è stato decisamente impegnativo.
Si trovano ancora bacheche con gli orari delle messe del 2009, così come le locandine del cinema. Prima del terremoto trasmettevano “E alla fine arriva Polly“. Siamo davvero rimasti colpiti dalla situazione, vivendo a centinaia di chilometri di distanza è facile dimenticare o non dare il corretto peso alle cose.
Comunque, L’Aquila ci è piaciuta molto e magari un giorno torneremo a fare un giro più approfondito, magari un paio di giorni pieni.
Finalmente Campo Imperatore
Questo è il posto che più desideravo vedere, ancora prima di partire di casa. Ripartiamo con Tuco dall’Aquila e iniziamo a salire, arrivando a Campo Imperatore un po’ tardi. La visita all’Aquila ci ha portato via un po’ di tempo.
Ci fermiamo a dormire in sosta libera in un parcheggio sterrato a bordo strada. Il paesaggio è spettacolare, il silenzio ti fa sentire solo i tuoi pensieri, che dicono solamente: “WOW”! La temperatura si è abbassata e noi, dopo una cena in camper, ci svacchiamo un po’, pronti a camminare il giorno dopo.
Al risveglio notiamo che c’è già un po’ di gente che intorno a noi e in tanti salgono da una strada sterrata vicino. Il programma prevede di andare a visitare Rocca Calascio, ma prima faccio un salto a vedere cosa c’è laggiù, dato che ci vanno tutti.
AAaarrrgghhhh!!! Basta così!! Rocca Calascio?!? E cos’è?! Ma chissenefrega!!! accanto a noi ci sono i luoghi dove hanno girato Continuavano a chiamarlo Trinità. Io sono un fan sfegatato di Bud e Terence, e non posso certo perdermi questa occasione. L’adrenalina entra in circolo e divento come un bimbo col giocattolo nuovo. Zaino in spalla e si parte.
Il cartello che segnala la zona include anche alcune foto prese dalle scene del film. Questo è il gioco di stamattina: trovare i punti delle inquadrature e rifare la foto uguale. Lo so, sono un nerd, ma chissenefrega, non so resistere!
La mattinata vola camminando in lungo e in largo per questa radura a Campo Imperatore, con foto in posa, ricerche e analisi di ogni monte. Laura non è proprio entusiasta, ma si rende conto che sto sragionando, quindi accetta la situazione, e mi supporta (e sopporta)!
Gli arrosticini del Ristoro Giuliani
Dopo esserci bruciati sotto il sole torniamo da Tuco e partiamo verso Rocca Calascio, facendo una splendida sosta pranzo al Ristoro Giuliani, di fronte al famoso ristoro Mucciante. Si tratta di un ristoro che vende carne, formaggi e salumi e mette a disposizione dei barbecue per cucinarli. La cosa splendida è che la brace è sempre pronte e gestita da personale addetto. Qui conversi con chiunque tu abbia accanto mentre cuoci la carne, creando un ambiente splendido. CI si trovano camperisti, escursionisti, motociclisti, bikers, di tutto insomma.
La qualità del cibo è ottima e i prezzi ragionevoli. Il clima è splendido e gli arrosticini….che dire…da bava alla bocca!
Mi spiace per i “Veg” che non possono gustarseli, ma pazienza.
Rocca Calascio
Dopo questa splendida pausa pranzo ripartiamo. Da un lato vorremmo svaccarci sul prato per rilassarci un po’, ma abbiamo un sacco di cose da vedere e il guasto di ieri ci ha fatto perdere un po’ di tempo per Campo Imperatore. Quindi, bando alle ciance, e partiamo verso Calascio.
Il paesaggio rimane splendido mentre scendiamo di quota e raggiungiamo Calascio. Qui parcheggiamo il buon Tuco e partiamo a piedi verso la rocca, una strada in salita che ci impegnerà per un’oretta a salire e altrettanto a scendere.
La rocca, in effetti, è molto bella. Posta in cima al cucuzzolo, regala un paesaggio intorno magnifico, tra cui i monti sovrastanti Campo Imperatore. Purtroppo di integro non c’è molto, ma comunque merita davvero di essere visitata. Dietro troviamo anche la Chiesa di Santa Maria della Pietà, purtroppo chiusa.
Facciamo le foto di rito e ripartiamo, perché ridendo e scherzando il sole inizia a scendere e noi dobbiamo ancora tornare da Tuco.
Decidiamo di passare la notte nell’area camper di Calascio, con una pendenza notevole. Questa area camper, per quanto molto tranquilla, ha giusto 2 posti in piano. Gli altri, anche con i cunei di livellamento, ti lasciano gustare il brivido della pendenza.
Il rientro anticipato
Il mattino seguente facciamo colazione e ci prepariamo per salire di nuovo a Campo Imperatore, fare il Passo delle Capannelle e raggiungere il Lago di CampoTosto, dove passare la giornata camminando e scoprendo posti nuovi.
Purtroppo, per un problema familiare di Laura, decidiamo di anticipare il rientro, mettendoci in marcia verso casa. Per il rientro passiamo , come previsto, dalla Toscana, fermandoci a dormire un notte a Ulignano, vicino a San Gimignano. Ci dormii già l’anno scorso una notte. Un posto tranquillo e consigliato!
In conclusione
Il viaggio completo comprende Marche e Abruzzo ed entrambe sono due mete splendide. Purtroppo per i vari problemi che avete letto abbiamo visto veramente poco campo imperatore e il Gran Sasso, che invece dovevano essere le mete principali. Recupereremo in futuro senza dubbio, perché i posti sono splendidi e meritano una vacanza approfondita per gustarseli in pieno!
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