La conclusione del primo viaggio con Tuco
Giorno 5. Ci prendiamo la mattina di relax in campeggio. Dobbiamo andar via prima di mezzogiorno, quindi ci ammazziamo di croissant francesi, usiamo i bagni del camping dato che quello di Tuco è fuori uso, e ci facciamo un’oretta di svago al lago, accanto al campeggio. Poi si parte verso casa, facendo tutta la Route Napoleon. O quasi.
Ti sei perso la parte precedente? Eravamo ad Annecy!
Non ci sono scuse. Dobbiamo assolutamente svuotare le nere e il roller tank, che ha raccolto le gocce perse durante la permanenza in campeggio. La fortuna ci assiste, e troviamo uno scarico gratuito vicino al lago di Annecy. Dato il lavoro che ci attende e, soprattutto, le condizioni imbarazzanti dell’ area ci armiamo di infradito. Levare i “residui” solidi e liquidi sarà sicuramente più facile con una manichetta dell’acqua!! Riusciamo nell’impresa e finalmente partiamo. Tristemente dobbiamo ritornare verso casa, così decidiamo di fare la Route Napoleon per intero, partendo da Grenoble e arrivando a Cannes facendo una tappa intermedia. L’idea è di arrivare a dormire sulle alture della Costa Azzurra la sera seguente e rientrare, infine, a casa.
Effettivamente la Route Napoleon è splendida. una strada di bassa montagna, quasi collinare, che continua a salire e scendere, attraversando una miriade di paesi e cittadine, mediamente piccole. Il paesaggio è veramente rilassante, e Tuco sembra fatto per percorrere questa strada. In realtà ho pensato la stessa cosa sui colli Toscani, quindi non saprei per cosa è stato fatto veramente.
Essendo partiti a pranzo il pomeriggio trascorre piacevolmente su Tuco, concludendo il viaggio in un parcheggio situato in paesino piccolo e molto carino: Saint-Firmin.
Ovviamente lo spot l’abbiamo trovato su Park4Night e ci ha convinti per la presenza di bagni pubblici. Il water di Tuco è inutilizzabile, pena perdita costante dalla ghigliottina, quindi un bagno pubblico a disposizione è veramente….tanta roba!!
Siamo ai piedi delle montagne e passiamo la serata nel bar del paese, dove Simo guarda la finale di non so che squadre di calcio sul telefono e io assaggio per la prima volta il pastis. Col senno di poi posso affermare che non ci sarà una seconda volta!
Andiamo a dormire e ci svegliamo il mattino dopo, pronti e carichi. al 6° giorno di viaggio ci sembra anche il momento giusto per pulire il parabrezza…
Giusto il tempo di far la manovra per uscire dal parcheggio e il pedale del freno va lungo a fondo. Abbiamo un problema. Alla seconda pompata frena correttamente, ma ormai sono in stato di allerta. proseguiamo la Route Napoleon verso Gap ma, a tratti, si ripresenta il problema del freno.
Diagnosi: pompa del freno che perde. Perdincibacco! compriamo una latta di liquido per freni, facciamo il rabbocco, e ripartiamo, ma continuare a stare in montagna a salire e scendere con la pompa freni non è consigliabile. Decidiamo così di perdere l’ultima notte approfittando del casello autostradale di Gap. Lo imbocchiamo e puntiamo verso casa, passando l’intera giornata su Tuco, senza sosta.
E quindi?
E quindi niente. La vacanza è finita e con essa questa serie di articoli che ve la racconta. Peccato per l’inconveniente finale, ma eravamo positivi. Il problema si è presentato il penultimo giorno, a pochi Km dall’entrata autostradale. Ci è andata ancora di lusso. Fosse successo il secondo giorno in cima all’Izoard allora sarebbe stato tutto molto più complicato!
Il giro l’abbiamo improvvisato, il camper è bello per questo, avevamo una zona come meta e di volta in volta decidevamo dove andare, dove fermarci, dove mangiare. Se non ci siete mai stati vi consiglio vivamente di andarci. Fate il giro che preferite e, se avete un mezzo più performante, fatevi anche l’Iseran. Non abbiamo rinunciato, solo rimandato l’appuntamento.
Solo una cosa mi è rimasta lì, sul groppone: aver interrotto la Route Napoleon sul più bello. Ma non è un problema troppo grosso. So già dove andare appena ne avrò l’occasione. Ovviamente, seduto alla guida di Tuco!
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